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CULTURA ALIMENTARE
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Cibo
La natura non sempre è matrigna. Infatti alla bellezza di un piatto di frutti di bosco, che ci attira coi suoi colori, fa corrispondere una promessa di benessere fisico che un consumo abituale, secondo la tradizione popolare, favorirebbe.
La ricerca scientifica pone qualche riserva in proposito perché per la maggior parte è stata condotta su animali e in dosi alquanto elevate. Tuttavia sembrano confermate diverse proprietà delle sostanze contenute in tali frutti: quelle antiossidanti di alcune, ossia di prevenzione dai cosiddetti radicali liberi, prodotti che si formano naturalmente all'interno delle cellule del corpo quando l'ossigeno viene usato per produrre energia (ossidazione) e che sono la causa della maggior parte delle patologie e dell’invecchiamento; quelle antinfiammatorie di altre, nonché la benefica influenza di altre ancora sui vasi sanguigni, o la capacità di ridurre i danni prodotti da un elevato livello di glicemia.
Qualche riserva viene anche dal fatto che non sono ancora completi gli studi sull'azione che l'apparato digerente esercita sulla struttura chimica delle sostanze contenute nei frutti di bosco. Comunque una certezza c'é riguardo a questi ultimi: quelli non coltivati in serra assorbono meno acqua degli altri, per cui non solo sono più saporiti per la minor diluizione delle molecole che caratterizzano il gusto; sono anche più efficaci perché le sostanze che contengono, ad esempio i poilifenoli (antiossidanti naturali presenti nelle piante), sono più concentrati. (Tratto liberamente dal Corriere salute)
La ricerca scientifica pone qualche riserva in proposito perché per la maggior parte è stata condotta su animali e in dosi alquanto elevate. Tuttavia sembrano confermate diverse proprietà delle sostanze contenute in tali frutti: quelle antiossidanti di alcune, ossia di prevenzione dai cosiddetti radicali liberi, prodotti che si formano naturalmente all'interno delle cellule del corpo quando l'ossigeno viene usato per produrre energia (ossidazione) e che sono la causa della maggior parte delle patologie e dell’invecchiamento; quelle antinfiammatorie di altre, nonché la benefica influenza di altre ancora sui vasi sanguigni, o la capacità di ridurre i danni prodotti da un elevato livello di glicemia.
Qualche riserva viene anche dal fatto che non sono ancora completi gli studi sull'azione che l'apparato digerente esercita sulla struttura chimica delle sostanze contenute nei frutti di bosco. Comunque una certezza c'é riguardo a questi ultimi: quelli non coltivati in serra assorbono meno acqua degli altri, per cui non solo sono più saporiti per la minor diluizione delle molecole che caratterizzano il gusto; sono anche più efficaci perché le sostanze che contengono, ad esempio i poilifenoli (antiossidanti naturali presenti nelle piante), sono più concentrati. (Tratto liberamente dal Corriere salute)