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CULTURA ALIMENTARE
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Clorofilla
Tutti i vegetali verdi sono ricchi di clorofilla, il pigmento che ne colora di verde le foglie e la cui funzione è assorbire la luce solare per innescare la fotosintesi.
Molte persone credono che le verdure non siano poi così indispensabili nella dieta quotidiana e in molti ristoranti si trovano sempre i soliti contorni di insalata, patate, spinaci saltati. La vera sfida, invece, è saper mettere in tavola, giorno dopo giorno, tutta la varietà di verdure esistenti. Queste infatti, sono ricche di minerali, oligoelementi, fibre, vitamine, enzimi, sostanze antiossidanti. Ma anche della preziosa clorofilla, che nei vegetali riveste il ruolo di vero e proprio sangue vegetale. La sua composizione chimica, infatti è del tutto simile a quella dell’emoglobina del sangue umano, dalla quale si differenzia solo per la presenza di magnesio al posto del ferro.
Quale azione compie la clorofilla nell’organismo? Svolge un’importante funzione antianemica, purifica il sangue, tonifica il cuore, regola il livello di colesterolo, cicatrizza, disinfetta e deodora la pelle, neutralizza le tossine e ricostruisce i tessuti. E’ grazie alla sua presenza che è possibile avvertire il senso di freschezza delle verdure.
Dove si trova: spinaci, erbette, broccoletti, cavolo riccio e toscano, tarassaco, cicoria, cime di rapa, catalogna, barba di frate, alga spirulina. Gli ortaggi che vengono sottoposti all’imbianchimento, come alcuni radicchi, sedani, insalate, dovrebbero essere consumati in quantità limitata perché la tecnica di tenerli al buio per renderli più teneri e croccanti diminuisce il contenuto di vitamine: dove manca la luce, infatti, manca anche la clorofilla e dove non c’è clorofilla non vengono sintetizzate le vitamine.
In cucina, per preservare la clorofilla è preferibile cibarsi di ortaggi verdi crudi, poco cotti o cotti al vapore.
Molte persone credono che le verdure non siano poi così indispensabili nella dieta quotidiana e in molti ristoranti si trovano sempre i soliti contorni di insalata, patate, spinaci saltati. La vera sfida, invece, è saper mettere in tavola, giorno dopo giorno, tutta la varietà di verdure esistenti. Queste infatti, sono ricche di minerali, oligoelementi, fibre, vitamine, enzimi, sostanze antiossidanti. Ma anche della preziosa clorofilla, che nei vegetali riveste il ruolo di vero e proprio sangue vegetale. La sua composizione chimica, infatti è del tutto simile a quella dell’emoglobina del sangue umano, dalla quale si differenzia solo per la presenza di magnesio al posto del ferro.
Quale azione compie la clorofilla nell’organismo? Svolge un’importante funzione antianemica, purifica il sangue, tonifica il cuore, regola il livello di colesterolo, cicatrizza, disinfetta e deodora la pelle, neutralizza le tossine e ricostruisce i tessuti. E’ grazie alla sua presenza che è possibile avvertire il senso di freschezza delle verdure.
Dove si trova: spinaci, erbette, broccoletti, cavolo riccio e toscano, tarassaco, cicoria, cime di rapa, catalogna, barba di frate, alga spirulina. Gli ortaggi che vengono sottoposti all’imbianchimento, come alcuni radicchi, sedani, insalate, dovrebbero essere consumati in quantità limitata perché la tecnica di tenerli al buio per renderli più teneri e croccanti diminuisce il contenuto di vitamine: dove manca la luce, infatti, manca anche la clorofilla e dove non c’è clorofilla non vengono sintetizzate le vitamine.
In cucina, per preservare la clorofilla è preferibile cibarsi di ortaggi verdi crudi, poco cotti o cotti al vapore.