CULTURA ALIMENTARE
Piramide alimentare
La nuova piramide alimentare mediterranea
L’Inran (Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) da molti anni stila la sua “piramide alimentare”, che riporta tutti gli alimenti in base ad uno schema grafico facile da interpretare
Alla base della piramide sono posti i cibi che non devono mai mancare nel nostro piatto, mentre al vertice si trovano quelli il cui uso va limitato. Nel corso degli anni la piramide ha subito aggiornamenti e miglioramenti. Al nome dell’ultima versione è stato aggiunto “mediterranea”; a differenza di quelle precedenti, perchè propone un modello dietetico molto simile a quello dell’alimentazione naturale.
Alla base, tra i cibi da consumare assiduamente, pone esclusivamente alimenti di origine vegetale: ogni pasto deve comprendere cereali (pasta, riso, farro, orzo, avena) “preferibilmente integrali”. Per la prima volta, la piramide indica 2 o più porzioni di ortaggi e 1 o 2 di frutta “di stagione e di provenienza locale”. Gli ortaggi, quando crescono nella giusta stagione di maturazione e non “forzatamente” in serra, sono più buoni e maggiormente ricchi di principi attivi benefici. Consigliando vegetali locali, inoltre, la piramide pone l’accento su freschezza, vitalità e, cosa non da poco, tutela della biodiversità alimentare del territorio. Inoltre il cibo di provenienza locale evita l’inquinamento dell’aria causato dai mezzi che trasportano le merci in lungo e in largo per l’Italia e per il mondo.
La piramide alimentare mediterranea consiglia inoltre di variare i colori di quello che si mangia: le tinte della frutta e della verdura, infatti, rivelano la presenza di peculiari proprietà antiossidanti da non farsi mancare.
Appena sopra la base della piramide, i soli alimenti di origine animali concessi quotidianamente sono latte e derivati. Sempre per l’uso giornaliero è consigliato, l’olio extravergine di oliva come condimento, e poi erbe aromatiche, spezie, aglio e cipolla per ridurre l’apporto di sale e per fornire antiossidanti potenziando quelli già contenuti nei cibi. Una novità inserita nella nuova piramide riguarda 1 o 2 porzioni di frutta secca a guscio o semi (noci, mandorle, nocciole, pinoli, semi di zucca, ecc), ricchi di minerali e grassi benefici. In questo caso la porzione è di 20 grammi.
Salendo verso il vertice, si giunge agli alimenti da consumare nell’arco della settimana: 2-4 porzioni di uova, 1-2 volte pollame, 2 o più volte sia pesce che legumi (in pratica viene indicato che i legumi rivestono la stessa importanza delle fonti animali di proteine). Per le carni rosse, invece, le porzioni non devono superare le 2 alla settimana, meglio meno. Attenzione ai salumi: massimo 1 porzione alla settimana (non più di 50 grammi).
Al vertice, cioè tra i cibi da limitare, ci sono i dolci: due porzioni o meno alla settimana.
Alla base di tutto, va detto, c'è l'acqua. E di fondamentale importanza è anche la buona abitudine di praticare attività fisica tutti i giorni, così come la ricerca della convivialità a tavola, la parsimonia nelle porzioni (con verdura e frutta si può abbondare) e la moderazione nel bere vino.
L’Inran (Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) da molti anni stila la sua “piramide alimentare”, che riporta tutti gli alimenti in base ad uno schema grafico facile da interpretare
Alla base della piramide sono posti i cibi che non devono mai mancare nel nostro piatto, mentre al vertice si trovano quelli il cui uso va limitato. Nel corso degli anni la piramide ha subito aggiornamenti e miglioramenti. Al nome dell’ultima versione è stato aggiunto “mediterranea”; a differenza di quelle precedenti, perchè propone un modello dietetico molto simile a quello dell’alimentazione naturale.
Alla base, tra i cibi da consumare assiduamente, pone esclusivamente alimenti di origine vegetale: ogni pasto deve comprendere cereali (pasta, riso, farro, orzo, avena) “preferibilmente integrali”. Per la prima volta, la piramide indica 2 o più porzioni di ortaggi e 1 o 2 di frutta “di stagione e di provenienza locale”. Gli ortaggi, quando crescono nella giusta stagione di maturazione e non “forzatamente” in serra, sono più buoni e maggiormente ricchi di principi attivi benefici. Consigliando vegetali locali, inoltre, la piramide pone l’accento su freschezza, vitalità e, cosa non da poco, tutela della biodiversità alimentare del territorio. Inoltre il cibo di provenienza locale evita l’inquinamento dell’aria causato dai mezzi che trasportano le merci in lungo e in largo per l’Italia e per il mondo.
La piramide alimentare mediterranea consiglia inoltre di variare i colori di quello che si mangia: le tinte della frutta e della verdura, infatti, rivelano la presenza di peculiari proprietà antiossidanti da non farsi mancare.
Appena sopra la base della piramide, i soli alimenti di origine animali concessi quotidianamente sono latte e derivati. Sempre per l’uso giornaliero è consigliato, l’olio extravergine di oliva come condimento, e poi erbe aromatiche, spezie, aglio e cipolla per ridurre l’apporto di sale e per fornire antiossidanti potenziando quelli già contenuti nei cibi. Una novità inserita nella nuova piramide riguarda 1 o 2 porzioni di frutta secca a guscio o semi (noci, mandorle, nocciole, pinoli, semi di zucca, ecc), ricchi di minerali e grassi benefici. In questo caso la porzione è di 20 grammi.
Salendo verso il vertice, si giunge agli alimenti da consumare nell’arco della settimana: 2-4 porzioni di uova, 1-2 volte pollame, 2 o più volte sia pesce che legumi (in pratica viene indicato che i legumi rivestono la stessa importanza delle fonti animali di proteine). Per le carni rosse, invece, le porzioni non devono superare le 2 alla settimana, meglio meno. Attenzione ai salumi: massimo 1 porzione alla settimana (non più di 50 grammi).
Al vertice, cioè tra i cibi da limitare, ci sono i dolci: due porzioni o meno alla settimana.
Alla base di tutto, va detto, c'è l'acqua. E di fondamentale importanza è anche la buona abitudine di praticare attività fisica tutti i giorni, così come la ricerca della convivialità a tavola, la parsimonia nelle porzioni (con verdura e frutta si può abbondare) e la moderazione nel bere vino.