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CULTURA ALIMENTARE |
Perché noci, nocciole e mandorle fanno bene?
Integrare la dieta quotidiana con una manciata di frutta secca è vantaggioso: si fa scorta di minerali, vitamine, fibre, grassi benefici. Ma soprattutto si protegge il cuore.
La frutta a guscio, tra cui ricordiamo mandorle, nocciole, anacardi, pistacchi e molte varietà di noci da tutto il mondo, è stata recentemente oggetto di ben tre studi presentati all’Experimental Biology Meeting, a Boston. Dalle ricerche è emerso che il consumo di frutta secca è associato a un migliore profilo nutrizionale, una dieta di qualità maggiore, un peso corporeo inferiore, una minore prevalenza della sindrome metabolica e, infine, una diminuzione di vari fattori di rischio cardiovascolare.
Noci: tengono pulite le arterie e le difendono dall'assalto dei grassi. Secondo gli esperti del policlinico di Barcellona ne bastano otto mangiate dopo il pasto per proteggere le arterie dai danni dei cosiddetti grassi “cattivi”. Grazie al contenuto di manganese favoriscono la funzionalità dell'apparato sessuale. Anche il cervello beneficia del consumo di noci: forniscono nuovo materiale per la ricostruzione delle cellule e la continua rigenerazione mantiene giovane il sistema nervoso. Nelle noci si trovano vitamina A, B1, PP, calcio, ferro, fosforo e magnesio. In cucina, i gherigli si possono spezzettare e inserire nelle insalate di stagione, nelle macedonie di frutta, oppure mangiare a crudo come spuntino di metà pomeriggio o ancora miscelare agli ingredienti dei prodotti da forno, come il pane, i biscotti, le torte fatte in casa.
Nocciole: contengono la cosiddetta vitamina della giovinezza (vit. E) e fitosteroli importanti per proteggere l’organismo dalle malattie cardiovascolari. Consumarle tutti i giorni significa abbassare i livelli di colesterolo LDL e gli zuccheri nel sangue. Al momento dell’acquisto, facciamo attenzione che siano pesanti e piene; si conservano per circa un mese in luogo asciutto, lontano dalla luce. La nocciola è un frutto grasso ed energetico, molto digeribile. Contiene vitamina A, B1, PP, C, calcio, fosforo, ferro, magnesio, proteine e molta fibra. Per farne un uso creativo che vada al di là del mangiarle “nature” come spuntino, tritiamole e spargiamole sulla superficie della macedonia di frutta, sul gelato, sullo yogurt, sull’insalata oppure sulle vellutate di verdura, per renderle piacevolmente croccanti.
Mandorle: sono un cibo completo, il meno calorico tra i semi oleosi europei ma sicuramente uno dei più benefici. Contengono vitamina B1, B2, PP, tracce di vitamina C ed E, molto magnesio, calcio e fosforo, fibre, ferro, moltissimo potassio e zinco, proteine. Sono dotate di un particolare enzima, l’emulsina, che agevola la digestione dei cereali. Le mandorle sono mineralizzanti, energetiche, equilibranti del sistema nervoso. Al momento dell’acquisto meglio scegliere quelle con il guscio, da conservare in contenitori chiusi ermeticamente. I grassi di questo frutto, infatti, tendono ad irrancidire a contatto con l’aria, la luce e il calore. In gastronomia la mandorla è squisita nel torrone, nei dolci da forno o affettata nelle macedonie di frutta.
La frutta a guscio, tra cui ricordiamo mandorle, nocciole, anacardi, pistacchi e molte varietà di noci da tutto il mondo, è stata recentemente oggetto di ben tre studi presentati all’Experimental Biology Meeting, a Boston. Dalle ricerche è emerso che il consumo di frutta secca è associato a un migliore profilo nutrizionale, una dieta di qualità maggiore, un peso corporeo inferiore, una minore prevalenza della sindrome metabolica e, infine, una diminuzione di vari fattori di rischio cardiovascolare.
Noci: tengono pulite le arterie e le difendono dall'assalto dei grassi. Secondo gli esperti del policlinico di Barcellona ne bastano otto mangiate dopo il pasto per proteggere le arterie dai danni dei cosiddetti grassi “cattivi”. Grazie al contenuto di manganese favoriscono la funzionalità dell'apparato sessuale. Anche il cervello beneficia del consumo di noci: forniscono nuovo materiale per la ricostruzione delle cellule e la continua rigenerazione mantiene giovane il sistema nervoso. Nelle noci si trovano vitamina A, B1, PP, calcio, ferro, fosforo e magnesio. In cucina, i gherigli si possono spezzettare e inserire nelle insalate di stagione, nelle macedonie di frutta, oppure mangiare a crudo come spuntino di metà pomeriggio o ancora miscelare agli ingredienti dei prodotti da forno, come il pane, i biscotti, le torte fatte in casa.
Nocciole: contengono la cosiddetta vitamina della giovinezza (vit. E) e fitosteroli importanti per proteggere l’organismo dalle malattie cardiovascolari. Consumarle tutti i giorni significa abbassare i livelli di colesterolo LDL e gli zuccheri nel sangue. Al momento dell’acquisto, facciamo attenzione che siano pesanti e piene; si conservano per circa un mese in luogo asciutto, lontano dalla luce. La nocciola è un frutto grasso ed energetico, molto digeribile. Contiene vitamina A, B1, PP, C, calcio, fosforo, ferro, magnesio, proteine e molta fibra. Per farne un uso creativo che vada al di là del mangiarle “nature” come spuntino, tritiamole e spargiamole sulla superficie della macedonia di frutta, sul gelato, sullo yogurt, sull’insalata oppure sulle vellutate di verdura, per renderle piacevolmente croccanti.
Mandorle: sono un cibo completo, il meno calorico tra i semi oleosi europei ma sicuramente uno dei più benefici. Contengono vitamina B1, B2, PP, tracce di vitamina C ed E, molto magnesio, calcio e fosforo, fibre, ferro, moltissimo potassio e zinco, proteine. Sono dotate di un particolare enzima, l’emulsina, che agevola la digestione dei cereali. Le mandorle sono mineralizzanti, energetiche, equilibranti del sistema nervoso. Al momento dell’acquisto meglio scegliere quelle con il guscio, da conservare in contenitori chiusi ermeticamente. I grassi di questo frutto, infatti, tendono ad irrancidire a contatto con l’aria, la luce e il calore. In gastronomia la mandorla è squisita nel torrone, nei dolci da forno o affettata nelle macedonie di frutta.