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CULTURA ALIMENTARE
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Perchè la carne bianca è meglio di quella rossa?
La scelta delle proteine nella propria alimentazione quotidiana è molto importante. Le proteine animali, infatti, ricoprono ruoli diversi nella induzione o nella prevenzione dei tumori. Scopriamoli.
Secondo le indicazioni della World Cancer Research Fund (WCRF) è meglio mangiare solo occasionalmente carne rossa e a questa è meglio preferire quella bianca, più magra e digeribile.
A sostegno di queste linee guida è appena stato pubblicato su Cancer Prevention Research uno studio che ha paragonato il valore di questi due tipi di carne rispetto al rischio di provocare i tumori o, viceversa, rispetto alla loro capacità di prevenirli. Dalla ricerca risulterebbe che l’aumento dell’assunzione di pollo (o di tacchino) mantenendo invariato il consumo di carne rossa, abbia un certo valore protettivo per le neoplasie del fegato, del polmone e dell’esofago. L’assunzione di carne bianca affiancata al calo proporzionale della carne rossa porta a risultati ancora più forti e positivi, con un documentato effetto protettivo nei confronti dei tumori dell'esofago, del fegato, dei polmoni, della pleura, del retto e del colon.
In base ai risultati dello studio si può quindi affermare che vale la pena di cominciare a ridurre il consumo di carni rosse a favore di cibi proteici più sani ed ecologici (perché meno impattanti sull’ambiente), come i legumi, i semi oleosi, il pesce da pesca sostenibile certificata, le uova di fattoria e, appunto, le carni bianche. A patto che queste ultime non provengano dagli allevamenti industriali.
I polli allevati in spazi adeguati, che possono razzolare e mangiare all’aperto, che crescono senza antibiotici e mangimi di scarsa qualità (magari Ogm!), sono infatti meno ricchi di grassi rispetto a quelli allevati in batteria e hanno la particolarità di accumulare la maggior parte dei grassi nella pelle, che può essere facilmente eliminata. Vivendo su un terreno naturale, sono più ricchi di salutari acidi grassi omega 3 e poveri di grassi saturi, rispetto ai “cugini” da allevamento intensivo.
Avendo la possibilità di muoversi e ossigenarsi all’aria aperta, questi polli sono infine più muscolosi e ricchi di proteine, dotati di vitamine del gruppo B, di ferro e di zinco.
Secondo le indicazioni della World Cancer Research Fund (WCRF) è meglio mangiare solo occasionalmente carne rossa e a questa è meglio preferire quella bianca, più magra e digeribile.
A sostegno di queste linee guida è appena stato pubblicato su Cancer Prevention Research uno studio che ha paragonato il valore di questi due tipi di carne rispetto al rischio di provocare i tumori o, viceversa, rispetto alla loro capacità di prevenirli. Dalla ricerca risulterebbe che l’aumento dell’assunzione di pollo (o di tacchino) mantenendo invariato il consumo di carne rossa, abbia un certo valore protettivo per le neoplasie del fegato, del polmone e dell’esofago. L’assunzione di carne bianca affiancata al calo proporzionale della carne rossa porta a risultati ancora più forti e positivi, con un documentato effetto protettivo nei confronti dei tumori dell'esofago, del fegato, dei polmoni, della pleura, del retto e del colon.
In base ai risultati dello studio si può quindi affermare che vale la pena di cominciare a ridurre il consumo di carni rosse a favore di cibi proteici più sani ed ecologici (perché meno impattanti sull’ambiente), come i legumi, i semi oleosi, il pesce da pesca sostenibile certificata, le uova di fattoria e, appunto, le carni bianche. A patto che queste ultime non provengano dagli allevamenti industriali.
I polli allevati in spazi adeguati, che possono razzolare e mangiare all’aperto, che crescono senza antibiotici e mangimi di scarsa qualità (magari Ogm!), sono infatti meno ricchi di grassi rispetto a quelli allevati in batteria e hanno la particolarità di accumulare la maggior parte dei grassi nella pelle, che può essere facilmente eliminata. Vivendo su un terreno naturale, sono più ricchi di salutari acidi grassi omega 3 e poveri di grassi saturi, rispetto ai “cugini” da allevamento intensivo.
Avendo la possibilità di muoversi e ossigenarsi all’aria aperta, questi polli sono infine più muscolosi e ricchi di proteine, dotati di vitamine del gruppo B, di ferro e di zinco.