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CULTURA ALIMENTARE
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Quanto è giusto bere durante il giorno?
E quando, poi? A volte non si sa con precisione se bere duranti i pasti o farlo poco prima o subito dopo… Ecco qualche utile indicazione.
E’ risaputo che l’acqua sia un elemento indispensabile per tutti gli esseri viventi. Una persona adulta di media corporatura, per mantenere costante il suo equilibrio idrico, dovrebbe assumerne circa 3 litri al giorno. Non è necessario berla interamente. In una alimentazione ricca di vegetali come frutta e verdura, infatti, una parte di acqua è naturalmente presente nei cibi e viene assunta mangiando. Frutta e verdura sono costituite principalmente d’acqua, basti pensare all’anguria che ne è composta per il 93,5%; pasta, riso e legumi assorbono acqua durante la cottura, apportandola all’organismo, mentre cibi come i formaggi stagionati o il pane ne sono praticamente privi. Il resto dell’acqua, quello che manca ad arrivare ai 3 litri giornalieri consigliati dagli esperti, va bevuto sotto forma di acqua pura o bevande che la contengono, come tisane, centrifugati, tè ecc.
E’ importante, quindi, che la quantità di acqua da bere durante i pasti venga dosata a seconda del cibo consumato. Se si tende a mangiare “asciutto”, occorrerà bere di più. Anche perché un cibo troppo asciutto rallenta la formazione dei succhi gastrici e affatica la digestione: bevendo durante il pasto, invece, si accelera lo svuotamento dello stomaco e si facilita il processo digestivo.
Occhio però a non esagerare. Bicchieri e bicchieri d’acqua assunti mangiando possono diluire troppo i succhi gastrici, rendendoli meno efficaci. Chi tende a bere molta acqua a tavola, per non avere sete, può adottare questa tecnica: bere uno o due bicchieri d’acqua 20 minuti prima del pasto.
E’ risaputo che l’acqua sia un elemento indispensabile per tutti gli esseri viventi. Una persona adulta di media corporatura, per mantenere costante il suo equilibrio idrico, dovrebbe assumerne circa 3 litri al giorno. Non è necessario berla interamente. In una alimentazione ricca di vegetali come frutta e verdura, infatti, una parte di acqua è naturalmente presente nei cibi e viene assunta mangiando. Frutta e verdura sono costituite principalmente d’acqua, basti pensare all’anguria che ne è composta per il 93,5%; pasta, riso e legumi assorbono acqua durante la cottura, apportandola all’organismo, mentre cibi come i formaggi stagionati o il pane ne sono praticamente privi. Il resto dell’acqua, quello che manca ad arrivare ai 3 litri giornalieri consigliati dagli esperti, va bevuto sotto forma di acqua pura o bevande che la contengono, come tisane, centrifugati, tè ecc.
E’ importante, quindi, che la quantità di acqua da bere durante i pasti venga dosata a seconda del cibo consumato. Se si tende a mangiare “asciutto”, occorrerà bere di più. Anche perché un cibo troppo asciutto rallenta la formazione dei succhi gastrici e affatica la digestione: bevendo durante il pasto, invece, si accelera lo svuotamento dello stomaco e si facilita il processo digestivo.
Occhio però a non esagerare. Bicchieri e bicchieri d’acqua assunti mangiando possono diluire troppo i succhi gastrici, rendendoli meno efficaci. Chi tende a bere molta acqua a tavola, per non avere sete, può adottare questa tecnica: bere uno o due bicchieri d’acqua 20 minuti prima del pasto.