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SPESA DEL MESE
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Settembre
Verdura: bietola, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria, cipolla, fagioli, funghi, lattuga, melanzana, ortica, patate, pomodoro, peperone, piselli, rabarbaro, ravanello, rucola, scalogno, zucchina.
Frutta: albicocca, amarena, anguria, ciliegia, corniola, fico, fico d'india, melone, mirtilli, more, nespola del Giappone, pera, prugna, pesca, pesca noce, lampone, ribes, uva, uva spina.
Frutta: albicocca, amarena, anguria, ciliegia, corniola, fico, fico d'india, melone, mirtilli, more, nespola del Giappone, pera, prugna, pesca, pesca noce, lampone, ribes, uva, uva spina.
I Fichi
Per addolcire la fine dell’estate, niente di meglio che fare il pieno di gustosi fichi: nutrienti, rinforzanti, ricchi di minerali, forniscono antiossidanti preziosi per la salute.
Ne esistono oltre 150 varietà, verdi, viola, marroni, neri, piccoli o grandi.
I fichi hanno un alto contenuto d’acqua (oltre l’80%), forniscono zuccheri facilmente assimilabili, fibra, e sono dotati di vitamina A e C, nonché di potassio, calcio, ferro e fosforo, minerali che rendono benefici i fichi nei confronti della salute di ossa e denti.
I frutti freschi forniscono circa 70 calorie per 100 grammi, mentre quelli secchi, a parità di varietà e peso, raggiungono le 280 calorie.
Grazie alla presenza di un enzima, la ficina, sia i fichi freschi sia quelli secchi aiutano la digestione; la presenza di fibre e mucillagini stimola la peristalsi intestinale, mentre l’abbondanza di zuccheri fornisce energia di pronta utilizzazione per l’organismo.
Per scegliere i frutti freschi migliori affidiamoci al tatto: devono essere paffuti, leggermente morbidi e profumati, con il picciolo ben saldo; quelli troppo maturi, da evitare, sono molli, appiccicosi ed emanano un odore acidulo. Idem per i fichi secchi: verificarne la morbidezza e, possibilmente, il profumo. I fichi freschi si conservano in frigorifero per non più di due giorni in contenitori chiusi ermeticamente, si possono utilizzare per preparare dolci e confetture, mettere in tavola come frutta di stagione oppure utilizzare in abbinamento a pietanze salate, come nel caso di prosciutto crudo e fichi o dell’arrosto ripieno di fichi. I frutti secchi vanno riposti in luogo fresco e al buio, consumati entro la data di scadenza. Si mangiano così come sono oppure si impiegano nella preparazione dei dolci.
Per addolcire la fine dell’estate, niente di meglio che fare il pieno di gustosi fichi: nutrienti, rinforzanti, ricchi di minerali, forniscono antiossidanti preziosi per la salute.
Ne esistono oltre 150 varietà, verdi, viola, marroni, neri, piccoli o grandi.
I fichi hanno un alto contenuto d’acqua (oltre l’80%), forniscono zuccheri facilmente assimilabili, fibra, e sono dotati di vitamina A e C, nonché di potassio, calcio, ferro e fosforo, minerali che rendono benefici i fichi nei confronti della salute di ossa e denti.
I frutti freschi forniscono circa 70 calorie per 100 grammi, mentre quelli secchi, a parità di varietà e peso, raggiungono le 280 calorie.
Grazie alla presenza di un enzima, la ficina, sia i fichi freschi sia quelli secchi aiutano la digestione; la presenza di fibre e mucillagini stimola la peristalsi intestinale, mentre l’abbondanza di zuccheri fornisce energia di pronta utilizzazione per l’organismo.
Per scegliere i frutti freschi migliori affidiamoci al tatto: devono essere paffuti, leggermente morbidi e profumati, con il picciolo ben saldo; quelli troppo maturi, da evitare, sono molli, appiccicosi ed emanano un odore acidulo. Idem per i fichi secchi: verificarne la morbidezza e, possibilmente, il profumo. I fichi freschi si conservano in frigorifero per non più di due giorni in contenitori chiusi ermeticamente, si possono utilizzare per preparare dolci e confetture, mettere in tavola come frutta di stagione oppure utilizzare in abbinamento a pietanze salate, come nel caso di prosciutto crudo e fichi o dell’arrosto ripieno di fichi. I frutti secchi vanno riposti in luogo fresco e al buio, consumati entro la data di scadenza. Si mangiano così come sono oppure si impiegano nella preparazione dei dolci.
Pera
Di pere ne esistono più di cinquemila varietà: verdi, rosse, marroni, gialle o color ruggine. Tutte rinfrescano, mineralizzano e stuzzicano il palato. Con abbinamenti dolci o salati.
Le pere sono ricche di pectina, sostanza che aiuta il lavoro dell’intestino e aumenta la quantità di colesterolo eliminato dall’organismo. Contengono zucchero, perlopiù fruttosio, che viene convertito rapidamente in energia pronta da utilizzare; sono dotate di meno calcio, potassio e fosforo di altri frutti ma offrono zolfo, cloro e fluoro. Le vitamine presenti sono la B, la A e la C, in piccole quantità. Sono frutti rinfrescanti e mineralizzanti, diuretici, tonici per l’intestino. Ricche di fibre, sono tra i pochi adatti alla dieta del diabetico.
In cucina sono molto versatili: possono essere l’ingrediente indispensabile di sfiziosi dessert – tutti conoscono l’ottimo abbinamento con il cioccolato fondente -, oppure quello di originali accostamenti salati come lo strudel pere, noci e parmigiano; pere e pollo in casseruola; involtini di carpaccio e pere. Tradizionalmente accompagnano i formaggi piccanti (“al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”).
I frutti da mettere in tavola sono quelli con il picciolo ben attaccato e la polpa leggermente cedevole al tatto, segno che sono fresche ma hanno raggiunto la piena maturazione. Le pere mature, infatti, sono più digeribili e non gonfiano lo stomaco. Si conservano per 5-6 giorni in frigorifero chiuse in un sacchetto di carta, ma devono essere lasciate a temperatura ambiente per qualche ora prima del consumo.
Di pere ne esistono più di cinquemila varietà: verdi, rosse, marroni, gialle o color ruggine. Tutte rinfrescano, mineralizzano e stuzzicano il palato. Con abbinamenti dolci o salati.
Le pere sono ricche di pectina, sostanza che aiuta il lavoro dell’intestino e aumenta la quantità di colesterolo eliminato dall’organismo. Contengono zucchero, perlopiù fruttosio, che viene convertito rapidamente in energia pronta da utilizzare; sono dotate di meno calcio, potassio e fosforo di altri frutti ma offrono zolfo, cloro e fluoro. Le vitamine presenti sono la B, la A e la C, in piccole quantità. Sono frutti rinfrescanti e mineralizzanti, diuretici, tonici per l’intestino. Ricche di fibre, sono tra i pochi adatti alla dieta del diabetico.
In cucina sono molto versatili: possono essere l’ingrediente indispensabile di sfiziosi dessert – tutti conoscono l’ottimo abbinamento con il cioccolato fondente -, oppure quello di originali accostamenti salati come lo strudel pere, noci e parmigiano; pere e pollo in casseruola; involtini di carpaccio e pere. Tradizionalmente accompagnano i formaggi piccanti (“al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”).
I frutti da mettere in tavola sono quelli con il picciolo ben attaccato e la polpa leggermente cedevole al tatto, segno che sono fresche ma hanno raggiunto la piena maturazione. Le pere mature, infatti, sono più digeribili e non gonfiano lo stomaco. Si conservano per 5-6 giorni in frigorifero chiuse in un sacchetto di carta, ma devono essere lasciate a temperatura ambiente per qualche ora prima del consumo.
Uva
L'uva è uno dei frutti più sani e completi da mettere in tavola. Un elisir di giovinezza che aiuta ad affrontare i periodi di stanchezza e allevia lo stress. Di stagione adesso.
A seconda della varietà, del terreno e del clima che ne accompagna la crescita e la maturazione, l’uva ha sapore e composizione differenti, ma è scientificamente provato che tutte le qualità presentano virtù eccezionali per la salute. E’ molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (e adatti anche ai diabetici, sia pure sotto controllo), contiene vitamina A, B1, B2, PP e C, acidi organici, manganese, calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, silicio, cloro, fosforo, iodio, arsenico e tannino nella buccia. La presenza di silicio e acido fosforico ne fanno un ricostituente nervoso e un alleato per la bellezza della pelle e dei capelli. La ricchezza di sali minerali e vitamine favorisce il lavoro del cuore e dell'apparato digestivo, stimola l'appetito e facilita il sonno.
Essendo molto nutriente, rinforzante, rigenerante e depurativa, è un alimento adatto durante la convalescenza. Il suo succo ha una composizione molto simile a quella del latte materno: paragonandoli si scopre che il primo contiene (per 100 g) 80 mg. d'acqua mentre il secondo ne contiene 87 mg; le proteine sono 1,7 mg a fronte di 1,5; gli zuccheri da 12 a 30 mg a fronte di 11; i sali 1,3 mg a fronte di 0,4. Questa particolarità la rende consigliata ai bambini, alle donne in allattamento, agli anemici, agli sportivi e a tutte le persone sottoposte a periodi sforzo fisico.
Per utilizzare al meglio le proprietà benefiche dell’uva, l’ideale è mangiare l’acino intero, compresi i vinaccioli (semi) contenuti all’interno, che vanno masticati con cura: questi infatti contengono preziosi grassi polinsaturi dal potere anticolesterinico.
L’uva è anche un disinfettante e battericida naturale e un antitumorale. La varietà nera è più protettiva di quella bianca grazie alla maggior quantità di polifenoli nella buccia: antocianine, flavani, derivati dell’acido cinnamico, e il noto resveratrolo. Quest’ultima molecola è prodotta dalla vite come autodifesa. Il resveratrolo è infatti un fungicida naturale che si trova in più alte concentrazioni nelle piante non trattate chimicamente. Nell’organismo questo prezioso antiossidante naturale si converte in una sostanza che mitiga l’aggressività delle cellule tumorali e che ne blocca la riproduzione. Il suo potere anti-radicali è superiore a quello di vitamina C, E e betacarotene e usato in associazione ad essi ne moltiplica l’azione antiossidante.
L'uva è uno dei frutti più sani e completi da mettere in tavola. Un elisir di giovinezza che aiuta ad affrontare i periodi di stanchezza e allevia lo stress. Di stagione adesso.
A seconda della varietà, del terreno e del clima che ne accompagna la crescita e la maturazione, l’uva ha sapore e composizione differenti, ma è scientificamente provato che tutte le qualità presentano virtù eccezionali per la salute. E’ molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (e adatti anche ai diabetici, sia pure sotto controllo), contiene vitamina A, B1, B2, PP e C, acidi organici, manganese, calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, silicio, cloro, fosforo, iodio, arsenico e tannino nella buccia. La presenza di silicio e acido fosforico ne fanno un ricostituente nervoso e un alleato per la bellezza della pelle e dei capelli. La ricchezza di sali minerali e vitamine favorisce il lavoro del cuore e dell'apparato digestivo, stimola l'appetito e facilita il sonno.
Essendo molto nutriente, rinforzante, rigenerante e depurativa, è un alimento adatto durante la convalescenza. Il suo succo ha una composizione molto simile a quella del latte materno: paragonandoli si scopre che il primo contiene (per 100 g) 80 mg. d'acqua mentre il secondo ne contiene 87 mg; le proteine sono 1,7 mg a fronte di 1,5; gli zuccheri da 12 a 30 mg a fronte di 11; i sali 1,3 mg a fronte di 0,4. Questa particolarità la rende consigliata ai bambini, alle donne in allattamento, agli anemici, agli sportivi e a tutte le persone sottoposte a periodi sforzo fisico.
Per utilizzare al meglio le proprietà benefiche dell’uva, l’ideale è mangiare l’acino intero, compresi i vinaccioli (semi) contenuti all’interno, che vanno masticati con cura: questi infatti contengono preziosi grassi polinsaturi dal potere anticolesterinico.
L’uva è anche un disinfettante e battericida naturale e un antitumorale. La varietà nera è più protettiva di quella bianca grazie alla maggior quantità di polifenoli nella buccia: antocianine, flavani, derivati dell’acido cinnamico, e il noto resveratrolo. Quest’ultima molecola è prodotta dalla vite come autodifesa. Il resveratrolo è infatti un fungicida naturale che si trova in più alte concentrazioni nelle piante non trattate chimicamente. Nell’organismo questo prezioso antiossidante naturale si converte in una sostanza che mitiga l’aggressività delle cellule tumorali e che ne blocca la riproduzione. Il suo potere anti-radicali è superiore a quello di vitamina C, E e betacarotene e usato in associazione ad essi ne moltiplica l’azione antiossidante.